1-Addio-alla-USS-Atlantis - Rainbow web

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L’addio alla U.S.S. Atlantis

Nel cuore della notte il computer risuonò nell'alloggio ormai spoglio di ogni abbellimento personale del Guardiamarina Branniga.
La lettera dal Comando di Flotta per il trasferimento era giunta.
Sapeva da tempo che avrebbe dovuto andarsene e trasferirsi dove un'altra nave lo attendeva per portarlo lontano, ma ora che era giunto il momento, un senso di tristezza lo aveva colto.
Forse perchè era stata la prima nave stellare che aveva pilotato, forse perchè era tempo di lasciare il suo primo incarico a bordo di una gloriosa nave ormai destinata al disarmo, forse perchè l'incognita di nuove avventure lo attendeva.
Il sonno faticava a tornare, l'ansia di dover comunicare ufficialmente al Capitano che la lettera di trasferimento era arrivata non lo faceva dormire.
 
"Computer.... Luci"
 
Dopo essersi lavato la faccia e indossato l'uniforme, prese il DiPad e uscì con passo sicuro verso il bar, nessuno in vista.
 
"Caffè, nero, tiepido"
"Specificare temperatura..."
"Fai tu"
"Parametro non corretto..."
"35,138 °C, grazie!"
 
La vista della Terra dalla grossa finestra panoramica del bar era mozzafiato, come sempre.
 
Finito di sorseggiare il caffè fece un giro per la nave.
I corridoi, deserti, con alcune paratie mancanti.
La sala macchine, con i motori a curvatura spenti. Aveva un silenzio spettrale.
La cartografia stellare, vuota, con un unico display acceso. La Terra era lì, che ruotava calma e imperturbabile, forse non era il solo ad avere un po' nostalgia di casa.
I ponti ologrammi, già disattivi e pronti per essere smantellati.
Le stive di carico, desolatamente vuote. Poteva sentire l'eco del suo respiro, rabbrividì.
L'hangar di lancio 1. Fece un sospiro, si avvicinò ad una navetta. Era molto fredda al tatto, il suo cuore batteva forte.
Chissà quando avrebbe guidato la prossima navetta in una missione arditamente pericolosa, schivando meteoriti o cercando di eseguire l'ennesimo atterraggio di emergenza. "Chissà perchè la sfortuna segue sempre i giovani guardiamarina!" Riflettè.
 
Sobbalzò improvvisamente, quando il suo comunicatore trillò.
"Capitano Ferro a Guardiamarina Branniga"
"Qui Branniga, dica, Capitano."
"E' in ritardo per prendere servizio, tutto bene?"
....
"Si, scusi, Capitano, tutto bene, sto arrivando. Non succederà più."
"Si, sull'Atlantis non succederà più." Pensò.
 
Con passo svelto si diresse verso il turbo ascensore più vicino.
Le porte si aprirono con il familiare sibilo.
"Plancia" disse mentre lo sguardo cadeva lentamente sul DiPad.
Una lacrima cadde sullo schermo scomponendo la bianca luce proveniente dal DiPad nei sei colori dell'arcobaleno.
"Gli ufficiali di plancia non piangono!", asciugandosi le lacrime, "E' ora di cominciare un'altra avventura!".
SHHHHHHH, si schiusero le porte.
Il turbo ascensore si mosse verso il destino che attendeva il guardiamarina Branniga.
 
 
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