STARCONTREK 2006
Caccia al Tesssoro
Come raccontare in modo diverso dal solito la StarContrek di quest’anno? In realtà un modo non esiste, perché le cose si svolgono bene come sempre: quattro giorni di grande divertimento tra giochi, chiacchiere, serate in pizzeria, colpi di Bat’leth e mosse di pedine del Klin Zha.
Come l’anno scorso, insieme alla nave a noi gemellata, la U.S.S. Avalon, abbiamo avuto l’onere-onore di rappresentare ufficialmente lo STIC. Credereste mai che ci sono ancora persone che non conoscono il nostro club? Incredibile ma vero. Molte informazioni da dare e qualche promessa di iscrizione sono un risultato, direi, non male. L’importante in queste manifestazioni aperte a una così grande partecipazione di pubblico è, secondo noi, esserci per farsi conoscere
In bella mostra, nel corridoio principale del Palazzo delle Stelline, era presente il cubo borg che molti di voi hanno visto esposto alla Sticcon XX. Tante le persone che si avvicinavano incuriosite e si chiedevano cosa fosse (effettivamente, per chi non è appassionato di fantascienza o di Star Trek è difficile immaginare che una scatola ricoperta di schede elettroniche sia la copia di un astronave aliena e non un esperimento di arte concettuale!). Dando spiegazioni ai vari curiosi il tempo è veramente volato. Molte sono state anche le foto scattate e, da parte nostra, l’orgoglio per il successo che ha avuto il cubo borg in una manifestazione non esclusivamente trek.
Il clou della nostra partecipazione a questa edizione della StarConTrek è stata sicuramente l’organizzazione e la realizzazione della “Caccia al Tesssoro”. Come si può intuire dal nome, il tema era dedicato alla saga del “Signore degli Anelli”, prescelta anche perché la StarConTrek è inserita in una manifestazione dove giochi e fantasy la fanno da padrone. Notevole, infatti, l’afflusso di giocatori entusiasti: avremmo potuto organizzare addirittura quattro squadre, poi ridotte a due per maggiore praticità. L’ottima riuscita della Caccia è dovuta, soprattutto, alla perfetta organizzazione del duo Engy – Greg, che ha creato dal nulla tutto il regolamento, i quesiti, le prove e gli indizi con cui si sono cimentate le squadre partecipanti.
La durata del gioco è stata quella prevista di un paio d’ore, compresa l’assegnazione finale del premio. E quale poteva essere il premio di una caccia al tesoro dedicata al “Signore degli Anelli”? Beh, è ovvio: l’Unico Anello! A questo proposito, durante l’organizzazione dell’evento, è sorto un piccolo problema: come si poteva dividere un tale trofeo (Unico per definizione) tra tutti i componenti della squadra vincitrice? Come ormai tutti sapranno, la Rainbow è gemellata con la U.S.S. Avalon, la nave che ha sede a Vigevano e che ha come capitano Angelo Meriggi, ideatore e master della Bat’leth Academy. Ecco allora l’oscuro potere dell’Unico Anello iniziare a corrompere i prodi vincitori della nostra Caccia, mettendoli l’uno contro l’altro e spingendoli ad affrontarsi proprio in un mini-torneo di Bat’leth, per ottenere la supremazia.
In questo modo, abbiamo potuto ricondurre sui giusti binari di Star Trek anche la caccia al tesoro dedicata alla saga fantasy per antonomasia. Quello che ci ha stupito è stata però l’intensità dei combattimenti, anche e soprattutto quando si svolgevano tra familiari: tutti si sono affrontati senza esclusione di colpi, animati da una sana dose di cattiveria e bramosi di vedersi assegnato l’ambito premio finale.
Per la cronaca, la vincitrice è stata una ragazza di quindici anni, che ha prevalso su tutti su tutti sia per la preparazione tolkjeniana sfoggiata durante la caccia sia per l’abilita guerriera dimostrata durante il torneo.
L’ultimo giorno è stato dedicato al riposo e allo smontaggio del cubo borg, che rimane comunque un bell’impegno.
Una bella edizione anche quella di quest’anno. L’unico neo è stata la bassa partecipazione degli appassionati di Star Trek del milanese e provincia. A parte la presenza dell’Italian Klin Zha Society, con il loro sempre appassionante torneo (per la cronaca, vinto da Angelo Meriggi), e della U.S.S. Avalon, che insieme a noi rappresentava ufficialmente lo STIC, pochi altri si sono fatti vivi. Certo, qualche sporadica capatina, ma niente di significativo. Peccato, perché questa kermesse milanese potrebbe essere, soprattutto per i molti che abitano in zona, un punto d’incontro per ritrovarsi tra amici e fare quattro chiacchiere. Per tutti quelli che non sono venuti è stata, senz’altro, un’occasione sprecata.
U.S.S. RAINBOW NCC-12004