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Una STICCON al Cubo



Maggio 2005, prima riunione post Sticcon:
“Ragazzi quest’anno ci siamo divertiti però per l’anno prossimo sarebbe bello portare qualcosa di nostro, cosa ci inventiamo?”
A questa domanda seguì un silenzio quasi tombale poi improvviso come un lampo e inaspettata come una vincita alla lotteria un’ idea:
“Costruiamo un cubo Borg!”
“E di quale grandezza?”
“Beh, facciamo un metro e mezzo per lato”
“Lo illuminiamo?”
“Si, facciamolo abbiamo un anno davanti è molto tempo possiamo studiare tutto con calma senza finire l’ultimo giorno”

11 Maggio 2006 ore 03,00 Arese:
“ Mattia hai finiti con l’impianto elettrico?”
“ Si, quasi. Aspetta inserisci la spina percortesia?”
“ Ecco fatto, come va?”
“ Tu cosa ne pensi?”
“ Fantastico”
“ Allora andiamo a letto, fra quatto ore dobbiamo caricare tutto e partire”

Questo piccolo cappello per raccontarvi che in realtà la nostra Sticcon XX è iniziata un anno prima e che tutta la costruzione del cubo non ha fatto altro che far crescre la nostra voglia giorno dopo giorno fino al fatico arrivo, in clamoroso ritardo, a Bellaria giovedi 11 maggio.
L’atmosfera della Sticcon è unica, questo ormai lo sappiamo tutti, ma vissuta fin dal primo giorno è unica. Ci sono ancora pochi partecipanti e si ha tempo di fare quattro chiacchere con tutti. Ovviamente dopo aver costruito il nostro cubo Borg e averlo messo in funzione cosa che ci occupato buona parte del giovedi pomeriggio ma ragazzi che soddisfazione vedere gli sguardi stupiti di tutti.


    

Il resto della manifestazione passa velocemente tra chiacchere con amici, foto con e senza cubo alle spalle, di fianco, davansti, sopra(!) e sotto.
Essere in Sticcon è sempre bello, si ha la possibilità di passare molte ore in simbiosi con amici che durante l’anno hai modo di vedere sempre di sfuggita se si è fortunati o solo per via elettronica se siamo sfortunati.
Gli avvenimenti sono un piacevole contorno ai quali è bello e divertente partecipare qualche esempio? La sala giochi, il Klin-zha, la Bath’let Accademy e senza dimenticare la Kobayashi Maru Game divertente e coinvolgente.
Senza dimenticare gli attori Dorn, Lofton, Keating ma soprattutto coloro che vengono definiti “minori” ma che al contrario danno sempre dimostrazione di disponibilità e cortesia.
Su tutti quest’anno ha brillato Henzler che ha partecipato a tutto ciò che è stato proposto, dalle moire a tutti i giochi possibili. Compreso una rumorosa consegna di un paio di bottiglie di Buttafuoco direttamente dalla cantina della USS RAINBOW.
Il tutto concluso dalla cena di gala alla quale abbiamo partecipato unendoci alla nave con la quale siamo gemellati: la USS AVALON.
Come tradizione abbiamo movimentato la serata con rumorosi brindisi onorando tutte le persone che si sbattono tutto l’anno per organizzare questa manifestazione alla quale l’unico nostro impegno è divertirsi. Come accennavo sopra grazie a Engy a questa festa ha partecipato anche J.J. Henzler ricevendo due gradite bottiglie di buon vino italiano in cambio di, speriamo veritieri, complimenti per l’accoglienza italiana. Speriamo di rivederlo la sua carica di umanità è unica.
                                                         
Se nei nostri brindisi abbiamo dimenticato qualcuno ci dispiace, come dicevo prima sono indirizzati soprattutto a ringraziare tutti.
Ma come ogni anche quest’anno si è giunti al lunedi con relativo smontaggio del cubo, ultime foto mentre si effettuno gli ultimi lavori, ancora i saluti con tutti cercando di nascondere la poca voglia di partire e tornare alla routine quotidina.
Per caso non conoscete qualcuno che c i pagherebbe per cazzeggiare di professione? Noi ci offriremmo volontari…..
Al prossimo anno
U.S.S. Rainbow – NCC 12004
 
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