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Crema spalmabile party, chi c’era?
 
Chi c’era sa e si è sicuramente leccato i baffi con le golosità proposte e per ben più di un passaggio.
Chi non c’era ha perso l’occasione di fiondarsi su tartine generosamente coperte di cioccolato spalmabile (indovinate la marca?) o patè d’olive casereccio. Forse la dieta di costoro non sarà stata infranta, ma oltre alle squisitezze si sono persi un bel momento d’aggregazione: avete mai notato quanta armonia regna tra trekker con la bocca piena? Meno male che questi spazi conviviali si verificano sempre più in Sticcon.
Se vi state chiedendo come è nata o di chi sia stata l’idea, non sapremmo come rispondere. Il cioccolato è cioccolato e da qualsiasi luogo venga è sempre un’ottima idea. Probabilmente lo spalmabile party è nato nel corso di una delle frequenti riunioni culinarie che si svolgono tra Rainbow e Avalon: mentre si è immersi in una colossale grigliata di carne è ovvio pensare al dolce no?  Disquisendo di sostanze spalmabili dolci e salate e di quanto esse siano fondamentali nella vita, la domanda è verosimilmente sorta spontanea: dove stanno le spalmabili in Sticcon? Non ci sono?!! PORTIAMOLE NOI!
Che ci vuole ad organizzare uno spalmabile party? divisi i compiti per l’approvvigionamento, si sono decisi i turni di chi avrebbe “preparato e servito” il gustoso stuzzichino, il tutto senza trascurare pulizia e igiene.
Si va un salto al supermercato, si compra tutto ciò che serve: pane morbido, crakers, cioccolato spalmabile e basta! Il patè d’olive arriva dalla produzione dei genitori d’Elisa: materie prime eccellenti e manine sante. si sono decisi i turni di chi avrebbe “preparato e servito” il gustoso stuzzichino, il tutto senza trascurare pulizia e igiene.
Proponiamo la cosa al Comitato Organizzatore della Sticcon e sorgono i problemi. Incredibile, ma non riuscivamo a trovare un orario dove inserire il party. Mai prima d’ora c’era parsa più densa d’eventi una Sticcon. Gli uomini di buona volontà tuttavia trovano sempre una soluzione e salta fuori l’orario del venerdì nel tardo pomeriggio, ovvero l’ora della merenda: casca a fagiolo! E poi c’è la possibilità di replicare la domenica successiva, dopo l’intervento di Frakes, sempre che il venerdì l’avvenimento ottenga un certo successo.
Arriva il giorno fatidico e la Squadra Speciale Spalmabile è pronta al tavolo da combattimento, con tanto di divisa d’ordinanza: guanti sterili e cuffie per capelli, per i professionisti del pulito. Tutti pronti a subire l’assalto d’orde ululanti di trekker affamati. Si inizia in sordina, poi s’ingrana, grazie alla corazzata Engy e ad altri volontari del gruppo che girano per le sale della Sticcon con vassoi ricolmi di leccornie. Seguendo la scia di tartinosi profumi fragranti, l’orda barbarica arriva, e probabilmente capito che non si pagava nulla, e non si fa in tempo a preparare le tartine che subito ci sono mani tese a chiederne ancora.
Al termine le ragazze che si occupano della distribuzione sono realmente sfinite, con le mani doloranti e piene di cioccolato e patè d’olive.
La soddisfazione è tanta, replichiamo domenica? Abbiamo ancora del “materiale” da smaltire (in tutti i sensi!). Portare a casa i prodotti sarebbe letale per la salute di molti di noi.
Domenica, alla fine, si replica e nel pomeriggio non c’è bisogno di avvicinare i golosi: vengono loro a noi, appena schierati dietro il banchetto, neanche il tempo di aprire i barattoli!
Riusciamo a finire tutto e alcuni rimangano a bocca asciutta, ci dispiace veramente per loro.
È stato un bel successo, solo vedere la gente che mangiava di gusto è stata una bella gratificazione!
Un ringraziamento va soprattutto ai volontari che ci hanno dato una mano nei momenti più affollati: vero spirito Sticcon, grazie!
Appuntamento per l’anno prossimo (forse).   
 
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