Missione
4 – Turno 0 – 2006-2007
“Ore
8.” – Disse il computer nel più totale silenzio dell’alloggio
dell’Ammiraglio di Flotta Facente Funzioni di Tenente J.G. al
Timone Mauro Branniga.
“Humf”
– fu l’unica risposta che provenì dal letto.
…
“Ore
8.” – Ripetè la voce del computer
“Si,
adesso mi alzo…” – Boffonchiò una voce nel buio.
…
“Ore
8. Avviamento procedura H’Elsak 1.” – Ribadì la voce del
computer prima che le luci si accendessero a piena intensità e che
partisse la fanfara dei Bersaglieri (antica divisione del corpo
militare Terrestre dell’Italia del 20° secolo).
Branniga
era disteso sul letto matrimoniale, gambe e braccia allungate, a
occupare completamente il materasso. In volto un misto di terrore,
sonno, ira e stupore.
«L’ammazzo!
Quando rientra dal suo turno, giuro che l’ammazzo!» – Pensò.
“Computer,
interrompi musica, abbassa l’intensità delle luci.” – Tuonò.
“Impossibile
eseguire. Inserire codice di autorizzazione alla postazione
computer.”.
«Fantastico,
così sono obbligato ad alzarmi per forza…» - Branniga si avvicinò
allo schermo e digitò il suo codice di autorizzazione. Il baccano
finì immediatamente.
Dopo
un breve sbadiglio e un paio di imprecazioni rivolte alla sua
consorte, l’AdFFFdTJG si avviò alla doccia sonica.
“Bi-Bip”
– Il debole suono del comunicatore si infranse sulla porta chiusa
del bagno.
…
“Bi-Bip”
– suonò ancora il comunicatore.
…
“Plancia
a Branniga…” – Riecchegiò la voce del Capitano Sairo
Saint’Vito nell’alloggio.
Branniga
corse fuori dalla doccia sonica e raggiunse la postazione del
computer.
“Qui
Branniga, dica Signore.”
“Cosa
fa ancora nel suo alloggio? Dobbiamo prendere parte a una corsa,
oggi, e le altre navi sono già tutte schierate.”.
…
GELO
…
“Ma
come, la partenza era fissata per le 9.00. Sono da poco passate le
8.00. Hanno anticipato senza avvisare?”.
“Guardi,
Branniga, che sono le 8.55.” – disse il Capitano.
“Il
monitor del mio alloggio segna le 8.05” – ribattè il timoniere
avvicinandosi al monitor, proprio mentre compariva la scritta
“Puzzone di un sangue caldo, te l’abbiamo fatta anche stavolta…”.
“Ebbene?
Cosa ha deciso di fare? Viene in plancia o la faccio sostituire?”
“Mi
dia 20 secondi e faccia sgomberare la mia poltrona, arrivo! Branniga,
chiudo.”
…
“20
secondi?” – Rise sotto i baffi Cardassiani Zalak ”Lento com’è
non fa nemmeno in tempo a uscire dall’alloggio!”
“Su,
diamogli il beneficio del dubbio” – disse ridacchiando Saint’Vito
– “Signor Krassion, lasci libera la postazione di Branniga, non
vorrei arrivasse di corsa e la travolgesse con la sua mole”.
Krassion
fece appena in tempo ad alzarsi che un familiare scintillio cominciò
a materializzarsi sulla poltrona del timone.
Nell’arco
di 5 secondi, l’AdFFFdTJGaT era comodamente seduto nella sua
postazione, con gli occhi fissi sul volto attonito di Zalak e l’aria
malevolmente soddisfatta.
“Me
la pagate, sia tu che H’Elsak” – Disse a denti stretti, mentre
cambiava configurazione ai pulsanti della console di volo.
“Branniga
a rapporto, pronti ad andare là dove tutte le altre navi sono già
schierate” – Disse infine.
“Bene,
allora proceda.” – disse il Capitano sedendosi.
“Rotta
290.3.” – Disse la voce cibernetica di Y’Edips.
“Rotta
inserita” – Gli fece eco Branniga.
“Attivare”
– Ordinò il Comandante.
La
nave si mosse veloce in direzione delle boe di segnalazione che
indicavano la linea di partenza del percorso di gara.