Missione
5 – Turno 16
...
La
nave eseguiva agilmente le manovre impartite dal suo Timoniere,
mentre il Capitano, sicuro dell’efficienza del suo equipaggio di
Plancia, andava a interrogare i prigionieri.
A
grandi passi aveva colmato la distanza che separava l’uscita del
turbo ascensore 4 dalla Stiva di Carico 2, il cuore gli batteva
all’impazzata. Era tanto che non interrogava qualcuno dopo una sana
tortura.
“Computer,
sbloccare le porte della Stiva di Carico 2. Autorizzazione Saint’Vito
Omega, Gamma, Eta, Beta.”.
Le
porte si aprirono. Dentro all’enorme stanza sembrava esserci solo
Wolverina.
Il
Capitano le si avvicinò con aria interrogativa.
“Dove
sono i prigionieri? Che ne hai fatto?”
“Nulla
di troppo invasivo,
se questa è la tua preoccupazione.”. – Rispose Wolverina
limandosi le unghie.
“Capitano,
la prego, ci salvi!” – gridò una voce da dietro una cassa in
duranio rinforzato.
Saint’Vito
si avvicinò con cautela.
“La
scongiuro, Capitano, non permetta che quella donna si avvicini.”.
Dietro
alla cassa trovò un tremante Ufficiale della Sicurezza, rannicchiato
assieme a molte altre persone.
“Ebbene?
Siete pronti a discutere delle informazioni in vostro possesso?
Ricordate che la mia assistente
è qui proprio per facilitare la vostra loquacità!” – disse
Saint’Vito.
“Tutto
quello che vuole, ma non lasci che si avvicini di nuovo!” gridò in
coro l’equipaggio della Pioneer Squad.
…
“Comandante,
la Arecibo ci segue!” – disse Branniga.
“Manovre
evasive!” – Rispose Y’Edips – “Zalak, dirotti l’energia
delle armi ai motori.”.
“Si,
Comandante.”
La
nave accelerò di molto l’andatura, riuscendo a schivare i colpi
sparati dalla nave inseguitrice.
“Branniga,
voglio che si liberi della Arecibo! Si inventi una delle sue assurde
manovre, ma deve toglierceli dalle calcagna!” – Disse con una
leggerissima enfasi Y’Edips.
“Agli
ordini!”
Il
Timoniere impartì una serie di comandi alla sua console. La nave
vibrò, si inclinò di dritta e virò bruscamente facendo un mezzo
giro della morte con torsione verso sinistra.
La
Rainbow schizzò quindi in curvatura quando la Arecibo le stava
giusto passandole sotto.
“Pare
non si aspettassero questo brusco cambiamento di rotta e velocità.”.
– comunicò Branniga – “Li abbiamo distanziati.”.
“Ottimo
lavoro, Branniga.”
In
quel momento la porta del turbo ascensore si aprì. Ne uscì il
Capitano, ancora un po’ frastornato per l’essere stato
sbatacchiato all’interno della cabina.
“Branniga,
immagino sia colpa sua. Per poco non ho dato di stomaco nel turbo
ascensore!” – disse il Capitano sorridendo.
“Mi
scusi, Capitano, ma sa, dovevo liberarmi dai nostri inseguitori.”.
“Va
bene, per questa volta passi.” – rispose Saint’Vito facendo un
cenno di assenso all’AdFffdGaT.
“Ci
ha impiegato poco, novità?” – Chiese Y’Edips.
“Sfortunatamente
nessuna. Gli ufficiali non sono a conoscenza delle tattiche degli
avversari.”.
“Sua
moglie Wolverina?”
“E’
tornata al suo posto al Bar di Prora, ho promesso all’equipaggio
della Pioneer Squad che non si sarebbe più avvicinata. Sono stato
costretto a chiuderli dentro con un codice di sicurezza di livello
10, per tranquillizzarli.”. – Rispose ridendo Saint’Vito.
“Durante
la sua assenza mi sono permesso di studiare la situazione con i
sensori a lungo raggio.”. – attirà l’attenzione
Ringhioringhio.
“Ottimo.
Branniga, alla via così. Ringhioringhio, metta sul visore principale
i dati che ha ottenuto.”.
Il
visore si illuminò, visualizzando il settore dell’esercitazione.
“Ora
siamo soli contro 4 navi nemiche. Chi prendiamo di mira?” –
Chiese Saint’Vito.
…